
DL SCUOLA – DE PETRIS (LeU): “CONTE NON DEVE MEDIARE TRA LE FORZE POLITICHE MA TROVARE UNA SOLUZIONE CHE GARANTISCA PRECARI E DIA CERTEZZE A STUDENTI E FAMIGLIE”

“Nella sua informativa il premier è stato assolutamente chiaro. Sul Mes si deciderà solo quando saranno chiari, al di là di ogni possibile dubbio, elementi determinanti come i tempi di restituzione e l’impossibilità di modificare le condizioni iniziali in futuro. Ma mi pare che Conte abbia anche chiarito bene che il problema non è certo l’accedere o meno al prestito del Mes. E’ invece la necessità di un sostegno europeo che impedisca alle spese derivate da questa crisi di pesare troppo sul nostro debito, rendendolo insostenibile. Questa posizione andrà a difendere giovedì Conte a Bruxelles, in nome dell’interesse nazionale. Sarebbe doveroso per tutti sostenerlo in questa prova da cui dipende il futuro non di una parte politica ma del Paese intero”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Il presidente del Consiglio ha fatto benissimo a ricordare agli smemorati da cosa derivino i dubbi dell’Italia sull’utilizzo del Mes e a segnalare i comportamenti scorretti dei Paesi europei che oggi si oppongono all’uso degli eurobond per fronteggiare la crisi senza ricadere negli errori gravissimi del passato”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“La riunione del Consiglio europeo del 23 è di importanza cruciale per l’Italia e per l’Europa. Tutti dovrebbero avere interesse a far sì che il capo del governo italiano possa affrontare quella difficile trattativa, sulle condizioni reali del Mes e soprattutto sull’istituzione del Recovery Found, nel modo migliore e più forte. Certo non aiutano, invece, la voci in libertà, le chiacchiere e il tramestio su un cambio di governo e di maggioranza. Quelle chiacchiere raggiungono un solo obiettivo: rendere più debole non il premier ma l’Italia nel confronto con gli altri Stati europei”, conclude la presidente De Petris.
“L’impegno del presidente Conte a varare nelle prossime settimane un nuovo decreto di portata simile a quello precedente dimostra la determinazione di questo governo e di questa maggioranza a non lasciare davvero solo nessun cittadino. Moltissime persone incontrano e incontreranno grandissime difficoltà. E’ nostro dovere restare al loro fianco e impedire che la crisi li privi di lavoro e reddito, a qualsiasi costo”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, a margine del dibattito sulle comunicazioni del premier a palazzo Madama.
“Per l’Unione europea questa è la prova d’appello e potrebbero non esserci ulteriori occasioni. Il ricorso a strumenti di condivisione del debito non è più un’opzione possibile: è una necessità non più rinviabile. Come ha detto la stessa presidente della Commissione europea von der Leyen, l’Unione si trova di fronte a un bivio dal quale dipende tutto il suo futuro”.
“Ieri il governo ha preso una decisione difficile e certamente sofferta ma giusta e necessaria”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“La necessità di estendere a tutto il Paese le misure già decise per la Lombardia e per altre 14 province, serve prima di tutto a fermare la progressione del contagio che minaccia di dilagare, ma è confermata anche da episodi come la fuga da Milano di sabato notte e il persistere degli assembramenti nel week-end. La protezione sanitaria in particolare dei più deboli ed esposti viene oggi prima di tutto e la sola difesa consiste nel senso di responsabilità e nella consapevolezza di cosa è necessario fare da parte di tutti noi. Si deve capire che, per fermare il virus, è indispensabile la collaborazione di tutto il Paese, dalle istituzioni alle forze politiche a tutti i singoli cittadini”, conclude la presidente De Petris.
“Il Ministro dell’Agricoltura deve respingere il nuovo TTIP, salvaguardando il principio di precauzione, rifiutando il via libera al commercio di cibi contenenti pesticidi e di organismi geneticamente modificati, nonché l’imposizione di nuovi dazi da parte degli USA”.
Lo chiede in un’interrogazione la senatrice di Leu Loredana De Petris. “E’ gravissimo e inaccettabile che il ministro Teresa Bellanova, senza alcun confronto né con il Parlamento né con le associazioni della società civile, si sia invece espressa a favore del nullaosta all’amministrazione Trump per inserire agricoltura, cibo e nuovi Ogm nelle trattative per il nuovo TTIP. La ministra finge di ignorare che i governi europei hanno già rifiutato di inserire il cibo in queste trattive e ha cancellato con un colpo di spugna il principio di precauzione, dando il via libera agli ogm e al cibo ai pesticidi. Non si possono trattare materie come ambiente e salute sotto la spada di Damocle dei dazi imposti da Trump. Altrimenti più che di trattativa bisognerebbe parlare di ricatto. Senza contare il fatto che un indebolimento delle norme sanitarie e fitosanitarie, e il cambio di legislazione europea sugli ogm significherebbe anche mettere in ginocchio il nostro made in Italy, simbolo da sempre di qualità e sicurezza. Il principio di precauzione per la sicurezza alimentare deve essere sempre il nostro faro guida. Sono certa che il premier Conte sarà conseguente al Manifesto sottoscritto ad Assisi, ispirato da papa Francesco, dichiarando immediatamente l’indisponibilità da parte del nostro Paese ad accettare un simile accordo commerciale che farà crescere la produzione di emissioni climalteranti, in contrasto anche con le misure previste dai programmi di ‘green new deal’ europeo e italiano”, conclude la presidente De Petris.
“E’ molto positivo che il premier abbia ricordato l’impegno a modificare i decreti sicurezza, a partire dai rilievi del capo dello Stato. Le modifiche devono però essere profonde e radicali: non vanno cambiati solo alcuni particolari ma è l’intera impostazione di quei decreti che va strutturalmente modificata”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Il presidente del consiglio ha assolutamente ragione quando indica la lotta ai cambiamenti climatici e la svolta green come il principale impegno per tutti i Paesi. E’ altrettanto giusto ribadire l’intenzione della Ue di essere in primissima fila su questo fronte e l’obbligo per l’Italia di fare la sua parte, sia come pressione internazionale che come scelte politiche interne. A queste affermazioni devono seguire subito i fatti concreti. Dobbiamo accelerare i processi di riconversione e transizione spingendo a fondo sul Piano per l’Energia e il Clima. La definizione del ‘cronoprogramma’, annunciata dal premier per gennaio, deve essere appunto l’occasione per mettere immediatamente in testa all’agenda gli interventi di contrasto ai cambiamenti climatici”, conclude la presidente De Petris.
“Il fatto che nel 2018 siamo stati capaci di raggiungere un nuovo record di emissioni di gas serra, nonostante gli accordi di Parigi, è una notizia drammatica che chiede a tutti un impegno straordinario e immediato”.
Così la senatrice di LeU Loredana De Petris, Presidente del gruppo Misto, commenta i dati riportati dall’Organizzazione mondiale meteorologica delle Nazioni Unite (Wmo) sulle emissioni di gas serra.
“E’ evidente che di questo passo sarà del tutto impossibile raggiungere l’obiettivo, già insufficiente, di ridurre del 40% le emissioni di gas serra, entro il 2030, così come fissato dalla Cop21.
In questa sfida che ha per posta in gioco la sopravvivenza stessa del pianeta, l’Italia può e deve fare la sua parte. Dobbiamo assolutamente accelerare la marcia per raggiungere l’obiettivo, indicato anche dal presidente Conte, del 100% di energie rinnovabili nel 2050. Se non ci diamo una mossa il cambiamento climatico, con tutto ciò che comporta, non potrà che peggiorare”.
Mercoledì 20 novembre 2019
Dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Sala degli Atti parlamentari
Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”
Piazza della Minerva, 38 – Roma
“Il grande cambiamento è in arrivo, in tutto il mondo. Vogliamo che l’Italia faccia la sua parte e che abbia un ruolo fondamentale, a livello delle scelte politiche e a livello tecnologico e industriale; nel contesto europeo, mediterraneo e a livello mondiale. Noi operiamo per questo, è il ruolo che spetta a un paese come l’Italia. “Transizione energetica e idrogeno rinnovabile”, è un modello energetico e industriale a emissioni zero, con un’architettura distribuita nella produzione energetica e con interconnessioni a rete sul modello di Internet.
Le parole recentemente sottoscritte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla Transizione energetica, e pronunciate dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sull’Idrogeno rinnovabile, ci offrono il conforto di prese di posizione molto autorevoli e al massimo livello. Nell’occasione di questa conferenza presso il Senato della Repubblica (la quinta iniziativa che abbiamo organizzato nelle Camere quest’anno), presenteremo il testo aggiornato della nostra Proposta di Legge quadro; la Proposta seguirà da ora in poi due percorsi paralleli, nelle Camere, sottoscritta da parlamentari, e nel Paese come iniziativa popolare. Sarà fondamentale l’apporto dei giovani, i diretti interessati. Nel piazzale antistante il Senato, in occasione della conferenza, saranno esposti prototipi di veicoli a idrogeno progettati e realizzati in Italia, in Puglia e in Campania, a titolo dimostrativo delle tecnologie pulite e delle potenzialità nazionali, sia di ricerca che industriali.
Contrastare il Cambiamento Climatico è ancora possibile, il 2020 sarà l’anno della svolta”.
Relatori
Sen. Loredana De Petris Presidente Gruppo Misto Senato
Sen. Maurizio Buccarella Vice Presidente Gruppo Misto Senato
Prof. Nicola Conenna autore del testo di Legge e progetti a idrogeno
Dott. Pasquale Murgante Sindaco di Accadia
Assessore Cosimo Borraccino Sviluppo economico Regione Puglia
Ing. Paolo Scudieri Presidente gruppo Adler
Ing. Angelo Moreno Atena scarl Napoli
Sen. Andrea Cioffi già Sottosegretario Sviluppo economico
Francesca Travaglino movimento Friday For Future Roma
Dott.ssa Emma Chiaia Fondazione H2U settore cultura
Sono invitati
Avv. Giuseppe Conte Presidente del Consiglio dei ministri
Ministro Stefano Patuanelli Ministero dello Sviluppo economico
Ministro Sergio Costa Ministero dell’Ambiente
Ministro Paola De Micheli Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
“Soddisfatto per gli impegni presi dal governo in ambito agricolo, ambientale e della salute: dalla possibilità di attivare un programma di interventi dedicato alle imprese agricole danneggiate da eventi atmosferici eccezionali ovvero da gravi crisi di mercato, alla possibilità di introdurre norme per favorire un maggiore sviluppo ed una maggiore competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico. Dal valutare iniziative volte a favorire pratiche agricole che determinino effetti positivi per la tutela dell’ambiente ed il contrasto ai cambiamenti climatici, a valutare iniziative volte a potenziare il sistema dei controlli sull’uso corretto dei fitofarmaci in agricoltura ed incrementare i controlli sui prodotti agroalimentari importati dai paesi terzi”.
Così il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto, membro della commissione Agricoltura, commenta i suoi odg alla Legge di Bilancio 2020 (ddl 1586), che sono stati accolti con riformulazione da parte dell’Esecutivo.
“Il Governo Conte ha preso impegni precisi nell’approfondire l’applicazione del contratto di soccida (una forma surrettizia di contratto associativo ad effetto anticoncorrenziale che, di fatto, maschera rapporti di lavoro subordinato con rapporti associati per avere vantaggi fiscali); nell’estendere la cosiddetta rottamazione Ter agli accertamenti IMU agricola 2014-2015 e per una rapida istituzione della CUN, in una o più sedi a partire da Foggi, nonché di condividere tale scelta al Tavolo di filiera nazionale, al fine di superare il meccanismo di rilevazione del prezzo della Commissione camerale di Foggia Altamura. Il Governo si è impegnato infine a garantire trasparenza nella formazione di un prezzo indicativo nazionale ed evitare speculazioni anche alla luce della normativa Antitrust. Ovviamente – ha concluso De Bonis – le mie richieste erano molto più ampie e articolate ma gli impegni presi oggi dall’esecutivo sono un buon inizio per andare nella giusta direzione”.