“Quello del presidente Draghi è stato un discorso importante per diversi motivi. Ha chiarito definitivamente che questa non è una maggioranza di coalizione ma un governo repubblicano d’emergenza nato per fronteggiare una situazione sanitaria, economica e sociale gravissima, sostenuto da forze politiche che mantengono le loro identità ben distinte”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Draghi ha messo al centro del suo intervento e del suo programma, oltre all’emergenza sanitaria, quella ambientale e si tratta di un passo fondamentale. Solo fronteggiando subito la crisi ambientale e imboccando con drasticità e determinazione la strada di una veloce riconversione ecologica e di un reale Green Economy potremo garantire il futuro delle prossime generazioni, creare posti di lavoro, rendere l’Italia un Paese più moderno e più giusto. Noi saremo all’interno della maggioranza con questo spirito, determinati a vigilare e adoperarci perché la riconversione ecologica sia un’operazione di sostanza e non di facciata e perché si mettano subito in campo le risorse necessarie per proteggere le fasce sociali più a rischio dall’impatto già fortissimo della crisi”, conclude la senatrice di LeU.
“Il quadro drammatico delineato ieri dal presidente della Repubblica è purtroppo del tutto reale. La responsabilità di aver precipitato il Paese in questa situazione è di chi, Renzi, in nome dei propri interessi ha impedito a un governo che aveva fronteggiato bene una situazione difficilissima di proseguire nella sua opera, bloccando così i Ristori di vitale importanza per moltissime persone, il Recovery Plan da cui dipende il futuro dell’Italia, il piano vaccinazioni”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“I danni prodotti dall’irresponsabilità di Renzi non si fermano qui: è stato inferto un durissimo colpo alla credibilità e all’autorevolezza della politica nel rapporto con i cittadini. In questo quadro la soluzione non può basarsi solo sul nome del presidente incaricato, per quanto autorevole esso sia. I governi e le maggioranze si basano su scelte politiche. La nostra preoccupazione non è sapere chi presiederà il governo ma quali politiche intende fare in materia di riconversione ecologica e green economy, di svolta nel modello di sviluppo, nel sostegno al lavoro e alle fasce più svantaggiate, nel blocco dei licenziamenti, nel ritorno a una sanità davvero pubblica e universalistica. Per questo escludiamo di poterci trovare nella stessa maggioranza con forze populiste e sovraniste che su tutti questi punti e altri ancora hanno sempre avuto posizioni opposte a quelle di cui ha bisogno oggi il Paese. In ogni caso noi abbiamo creduto e investito nell’alleanza politica LeU-Pd-M5S e siamo ancora convinti che questa alleanza strategica sia indispensabile per restituire un futuro all’Italia. Dunque ci auguriamo che anche in questo frangente le tre forze che hanno sostenuto sino in fondo il governo Conte bis assumano una posizione unitaria e comune”.
“Sono stati fatti passi avanti importanti sui temi essenziali del Recovery Plan italiano: le politiche green, la parità di genere, il Mezzogiorno, i giovani, il lavoro. Non si tratta di capitoli separati ma di un’unica strategia che deve essere integrata trasversalmente e così viene intesa nella bozza presentata dal governo. E’ necessario delineare e precisare meglio i progetti nell’ambito della Green Economy. A questo servirà il lavoro in Parlamento e con le parti sociali. Stiamo infatti cercando un accordo per portare il Recovery in CdM in modo da inviarlo subito in Parlamento e di avviare il confronto con le parti sociali”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Solo questa è la discussione che bisogna affrontare ora, per avviare subito il lavoro di rilancio del Paese, apportando le modifiche che si possono e si devono fare per migliorare il Piano. Vanno invece messe decisamente da parte discussioni su questioni che servono solo a dividere, come il ponte sullo Stretto, su cui noi siamo assolutamente contrari e che, in ogni caso, non riguarda affatto il Recovery Plan”, conclude la presidente De Petris.
“Nel pieno della pandemia e di una crisi economica che per moltissime persone è già drammatica la politica non può più attardarsi in beghe politiciste che gli italiani non capiscono e che diffondono solo rabbia e smarrimento. Bisogna trovare una soluzione subito perché questo è ciò che dobbiamo al popolo italiano. La soluzione deve essere trovata nel perimetro di questa maggioranza, perché alternative non esistono, intorno alla figura del premier Conte e rilanciando già nel Recovery Plan italiano le ragioni di questa maggioranza”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“La sfida storica che abbiamo di fronte non passa per la distribuzione di qualche poltrona ma per la capacità di mettere a punto un Piano italiano coerente con l’ispirazione del Next Generation Eu, che impone proprio di puntare su una vera transizione ecologica non limitata a operazioni cosmetiche di greenwashing. Dobbiamo varare un Piano capace di rendere la Green Economy una stella polare e di intervenire sulla sanità e sui rapporti tra sanità e ambiente, che proprio questa pandemia ha confermato essere strettissimi. Dobbiamo creare lavoro grazie a un modello di sviluppo completamente nuovo, ridurre le diseguaglianze sociali, rilanciare cultura e ricerca. Noi abbiamo presentato le nostre proposte concrete in questo senso. Ci auguriamo e ci aspettiamo che siano tenute nel dovuto conto. E’ su questo fronte che dobbiamo confrontarci, sapendo che né l’Italia né l’Europa ci perdonerebbero mai se sprecassimo questa occasione unica per correre dietro a giochi di palazzo”, conclude la presidente De Petris.
“Finalmente i dl Salvini, una vergogna che contrastava con i princìpi di umanità sui quali si basa la nostra democrazia, sono stati cancellati. E’ una vittoria etica e politica di questa maggioranza e di chi al suo interno si è battuto perché si desse seguito concreto agli impegni di discontinuità assunti al momento di dar vita al governo. Ma è soprattutto una vittoria della democrazia italiana e della sua civiltà. Speriamo che cali ora per sempre il sipario sull’assurda guerra contro le Ong, colpevoli di salvare troppe vite umane”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris.
“La cancellazione dei dl Salvini è un atto concreto sulla strada di quella discontinuità, non solo con il governo gialloverde ma con molte politiche dei precedenti governi, che è la vera ragion d’essere di questa maggioranza. Ora bisogna procedere molto più velocemente su quella strada, prima di tutto mettendo in moto le politiche di riconversione energetica e di Green Economy che devono essere il fulcro e l’asse portante del Recovery Plan italiano”, conclude la presidente De Petris.
“Per fronteggiare la crisi innescata dal Coronavirus e per trasformarla, come è possibile fare, in una occasione storica per l’Italia e per l’Europa tutta, il fattore tempo è fondamentale. L’Italia ha fatto molto per spingere la Ue ad adottare politiche ben diverse da quelle del passato. Bisogna evitare a tutti i costi che la proposta della Commissione europea venga depotenziata ma il compito del governo è anche quello, altrettanto centrale, di adoperarsi, di qui alla prossima riunione del Consiglio europeo, per accorciare i tempi e far sì che il New Generation Eu venga definito prima dell’estate. Uno slittamento dei tempi acuirebbe la crisi e renderebbe più difficile mettere mano a quel Piano innovativo di investimenti, in particolare sulla Green Economy, e di riforme dal quale dipende il futuro del Paese nei prossimi decenni”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Ci troviamo di fronte a una doppia emergenza. Una, quella del Recovery Plan, è strategica e si dispiegherà su tempi medio-lunghi. Ma l’altra, la necessità di mettere al riparo milioni di persone dagli effetti devastanti della crisi, deve scattare subito. Se in autunno ci saranno in Italia milioni di persone impoverite anche il miglior Recovery Plan servirà a poco. Per questo è fondamentale che venga trovata una soluzione-ponte per mettere l’Italia in grado di rispondere alle urgenze sociali dei prossimi mesi, senza dover attendere l’entrata in vigore del Piano New Generation Eu nel 2021”, conclude la presidente De Petris.
“Il prolungamento delle casse integrazione è un passo giusto e necessario che dimostra la volontà del governo e della maggioranza di non lasciare nessuno solo in balìa della crisi. Ora bisogna anche prolungare il blocco dei licenziamenti e stanziare i fondi per gli ammortizzatori sociali. Solo così potremo evitare in autunno una crisi sociale che altrimenti coinvolgerà buona parte della popolazione e inciderà negativamente su consumi e domanda, impedendo oltre tutto la ripresa”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“Non dobbiamo mai dimenticare però che queste misure, pur necessarie e urgentissime, sono una risposta immediata all’emergenza ma non una strategia di ripresa che deve invece essere messa in campo il prima possibile. La strada è segnata. E’ già chiaramente indicata nel programma sul quale si fondano questa maggioranza e questo governo: bisogna imboccare con determinazione, convinzione e rapidità la strada di una profonda riconversione ecologica e di un diverso modello di sviluppo. Green Economy e Green New Deal non sono slogan ma le chiavi per affrontare la crisi e superare i limiti che pesavano sull’Italia da ben prima che arrivasse la crisi innescata dalla pandemia”, conclude la presidente De Petris.