“Mente chi sostiene che oggi nel mondo del lavoro non esista lo sfruttamento perché ha semplicemente assunto altre forme. Oggi un ragazzo che firma un contratto come rider per una grande multinazionale non ha alcuna tutela, ha zero diritti e stipendi da fame. Parlare di lavoro di qualità significa sanare anche situazioni come quella di quei ragazzi che oggi scioperano a Milano. Oggi stesso ho depositato una specifica interrogazione al ministro del lavoro e su questo daremo battaglia.” Lo afferma Francesco Laforgia, senatore di Leu e segretario dell’ufficio di Presidenza del Senato esprimendo solidarietà ai lavoratori addetti alla consegna dei pacchi di Amazon che oggi si fermano in Lombardia.
“L’Italia e’ una repubblica democratica ed antifascista. Lo imparino a memoria la signora Ticchi D’Urso e tutti i suoi amici camerati. Ogni volta che qualcuno oserà profanare la memoria delle vittime della stagione più buia della nostra storia, la reazione dovrà essere ferma e netta.” Lo dichiara il senatore di LeU Francesco Laforgia che su questo aveva presentato una interrogazione al Governo.
“Noi non siamo contrari all’idea del reddito di cittadinanza ma l’implementazione di questo strumento sarà un gran pasticcio e produrrà delle gravi discriminazioni nei confronti dei minori poveri, dei disabili e dei cittadini extracomunitari che vivono nel nostro paese.” Lo dichiara Francesco Laforgia, senatore di Leu e segretario dell’ufficio di Presidenza del Senato.
“Zedda si è battuto come un leone e a lui va il merito di una campagna coraggiosa. Ma la sinistra e quello che resta del centrosinistra sono lontani dalla risalita. Il Pd è sfibrato e non recupera voti dall’emorragia del M5S. E alla sinistra del Pd, a partire da un risultato persino incredibile di LeU, c’è uno spazio notevole ma privo di forza perché frammentato. E’ ora di cambiare lo schema. Chi ha lavorato per mandare all’aria il progetto di LeU si è assunto una grave responsabilità.
Adesso bisogna rilanciare quell’idea e chiedere a tutte le forze, politiche e civiche a sinistra, di incontrarsi e di pensare in grande. Il Pd non è più baricentrico. A sinistra si può mettere in campo un progetto che tenga insieme lotta alle disuguaglianze e questione ambientale. Si faccia questo tentativo per le Europee. E su questo si costruisca anche il dopo.” Così in una nota Francesco Laforgia, senatore di LeU e segretario dell’ufficio di presidenza del Senato.
“Ogni giorno assistiamo a continui episodi di razzismo e attacchi alla costituzione. Le politiche scellerate di questo governo ci dicono di quanto ci sia bisogno della sinistra in questo paese. Noi oggi ci rimettiamo in cammino e facciamo appello a tutte le forze a cui sta a cuore il tema dell’uguaglianza e della grande questione ambientale, per mettersi insieme in un grande progetto politico per le europee e per il dopo elezioni.” Così il senatore di Leu Francesco Laforgia a margine dell’assemblea presso il Teatro Lo Spazio a Roma #PERIMOLTI, verso un partito di Sinistra.
“La risposta del presidente del consiglio alla nostra interrogazione sulle autonomie differenziate non ci ha rassicurato. Il presidente Conte ha infatti evitato di dire una parola chiara sui nodi principali del problema. Non basta dire che le risorse per tutte le Regioni resteranno invariate senza chiarire se le competenze dalle quali dipende l’effettivo rispetto del dettato costituzionale sull’eguaglianza dei diritti di tutti i cittadini, come Sanità, Istruzione e Politiche ambientali, resteranno allo Stato centrale. E’ essenziale inoltre che il punto di partenza sia una definizione precisa dei Lep e che i princìpi cardine siano fissati rigorosamente prima di qualsiasi passo ulteriore”, commentano i senatori di LeU Loredana De Petris e Vasco Errani dopo la risposta del premier Conte all’interrogazione di LeU sulle autonomie differenziate.
“Tanto meno ci si può accontentare della generica promessa di coinvolgere il Parlamento. In una materia che tocca così a fondo sia la vita dei cittadini che il rispetto della Costituzione è necessario che il Parlamento possa intervenire, discutere e ed emendare a fondo il testo. Deve pertanto essere detto senza ambiguità dal governo stesso che non si può applicare a questa materia l’art. 8 della Costituzione, che regola i rapporti con le minoranze religiose. Si tratta di due materie diversissime e distanti che non ha alcun senso confondere”, concludono i senatori di LeU.
“Il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla Xylella in Puglia squarcia ormai definitivamente il reale intento di questa Commissione: avallare le teorie di pochi cosiddetti ‘esperti’, ad oggi indagati, e assicurare gli interessi di chi da tempo vede in un certo tipo di olivicoltura un ostacolo ai propri progetti economici e industriali”: ad affermarlo sono la deputata 5 Stelle Sara Cunial, unico voto contrario al documento, e il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto.
“Eradicazioni forzate e irrorazioni con pesticidi perpetuate sistematicamente, procedure snelle e valutazioni del tutte soggettive sullo stato delle piante per semplificare i tagli e incoraggiare all’abbattimento. Questo testo è la miglior risposta alle richieste di associazioni di categorie, soggetti in evidente conflitto d’interesse e individui già enormemente indebitati per l’acquisto della varietà brevettata ma per nulla garantita, ma di scientifico queste conclusioni non hanno nulla. Al contrario, qui è rappresentata la visione miope di una minima parte della comunità scientifica che in maniera verticistica e monopolistica ha gestito la situazione mentre si sono ignorate completamente le denunce dei cittadini, le indagini delle Procure nonché le diverse ricerche scientifiche, alcune delle quali già pubblicate in peer review, portate avanti da autorevoli scienziati italiani e internazionali, impegnati da anni nella soluzione del problema e nella valorizzazione dell’olivicoltura pugliese, con poche risorse e ottimi risultati empirici ottenuti in campo, e che anche in questa sede hanno dimostrato il loro valore. Pd, Lega, Leu e 5 Stelle oggi si sono presi una bella responsabilità sottoscrivendo un testo che indica linee guida del tutto incostituzionali, fondate sulle teorie di un pugno di ‘super esperti’ indagati, palesemente atte alla distruzione sistematica e programmata di un territorio e della sovranità alimentare di un’intera popolazione. Non basterà alcuna indagine conoscitiva per scoprire dove sono finite le loro promesse elettorali, il rispetto per i cittadini e per il ruolo che siamo impegnati a svolgere”.
“Altro che esperimento sociale, questo è un gravissimo e abominevole episodio di razzismo, ancora più grave perché accaduto in una scuola primaria. Chiediamo al Ministro dell’Istruzione di appurare nel più breve tempo possibile la notizia riportata nei giorni scorsi dagli organi di stampa, perché qualora risultasse vera ci troveremmo di fronte a un vero e proprio tradimento delle “buone pratiche” sperimentate in questi anni dalla scuola italiana, sempre fondate sulla condivisione delle differenze”
Lo dichiara la senatrice di Liberi e Uguali, Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in merito alla vicenda accaduta in una scuola primaria di Foligno, dove un maestro avrebbe costretto un bambino nero a voltarsi verso la finestra additandolo a tutta la classe come “troppo brutto” per essere guardato in viso e che lo stesso docente avrebbe poi giustificato il suo comportamento adducendolo a un esperimento sociale inspirato ad altri che si trovano in rete.
“Chiediamo anche al Ministro Bussetti di effettuare un’immediata indagine nella scuola primaria in questione, per verificare i regolamenti e le pratiche in uso e di assumere in ogni scuola di ordine e grado del Paese tutte le iniziative utili a contrastare i ripetuti episodi di stampo razzista nei confronti degli immigrati, al fine di favorire l’idea di una scuola che sia sempre inclusiva, laica e democratica”.