“La sola vera ed estrema urgenza, per il Paese, è che il Recovery Plan parta tempestivamente, rispetti le indicazioni delle risoluzioni approvate prima dalle commissioni competenti, poi dalle aule di Camera e Senato, e si articoli lungo l’asse strategico definito dalla Ue: transizione verde e Green New Deal, innovazione digitale, interventi sociali, sanitari e sull’istruzione miranti a ridurre drasticamente le diseguaglianze sociali. Tutto il resto è secondario rispetto a questo obiettivo vitale. Va affrontato e risolto con senso di responsabilità e consapevolezza del momento che stiamo attraversando da parte di tutti”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.
“E’ evidente che nessuno può pensare di affidare una delega ai tecnici o di aggirare il Parlamento, a cui spetta sempre la parola definitiva. Ma è altrettanto evidente che deve esserci un punto di raccordo, coordinamento e sintesi che deve far capo a palazzo Chigi. Su questa base ogni ministero e ogni istituzione faranno la propria parte. Ma la strategia della tensione continua che prosegue da settimane rischia di mettere in forse proprio l’approvazione del Piano. Il danno per l’Italia intera sarebbe incalcolabile”, conclude la presidente De Petris.