GOVERNO – DE PETRIS E PALAZZOTTO: “NON CONDIVIDIAMO LA SCELTA DI SINISTRA ITALIANA. VOTEREMO LA FIDUCIA AL GOVERNO DRAGHI”

Al termine di un dibattito molto articolato e sofferto l’Assemblea nazionale di Sinistra italiana ha deciso di esprimersi contro la fiducia al governo Draghi. È una scelta che rispettiamo ma che riteniamo sbagliata e controproducente per la sinistra e per le fasce sociali messe più a rischio dalla crisi.
Vediamo tutte le contraddizioni e i problemi che una maggioranza di questo tipo porta con sé, ma sappiamo che in un momento difficile come questo serve assumersi la responsabilità di dare risposte al Paese difendendo quanto era stato fatto fino a qui dal Governo Conte, a partire dalle scelte fatte sulla sanità anche grazie alla continuità di Roberto Speranza alla guida del Ministero della Salute”.

Lo affermano la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto e il deputato di LeU Erasmo Palazzotto al termine dell’Assemblea nazionale di Sinistra Italiana.

Riteniamo necessario invece confermare e rinsaldare l’asse strategico costituito dall’alleanza tra Pd, M5S e LeU, che hanno sostenuto con lealtà e sino all’ultimo l’esperienza positiva del governo Conte-bis, anche a partire dalle prossime elezioni amministrative. Quella coalizione va ora ribadita e perseguita con determinazione, come ci ha indicato con chiarezza Giuseppe Conte con la proposta di un’Alleanza per lo sviluppo Sostenibile. Per questo ora e’ indispensabile rafforzarla con un coordinamento tra i gruppi parlamentari PD, M5S e LeU, perché solo così, forti della maggioranza assoluta alla Camera e di quella relativa al Senato, saremo in grado di incidere e indirizzare le scelte del nuovo governo.
Quella che sostiene questo governo non è e non potrà mai essere una maggioranza politica. Dunque è all’interno di questa anomalia, nel tentativo di rinsaldare un fronte progressista e non scegliendo la via dell’autosufficienza, che bisogna lottare per affermare un proprio punto di vista.
E’ questo il campo dove bisogna dare battaglia perché si operi una vera transizione ecologica, per prorogare il blocco dei licenziamenti, per un fisco più equo e progressivo, per il ritorno a un sistema sanitario davvero pubblico e universalistico, perché il Recovery Fund sia uno strumento utile a rimuovere le diseguaglianze sociali e territoriali. Questo, del resto ci chiedono di fare le associazioni ambientaliste e le forze sindacali e sociali: difendere sul campo e con la possibilità di incidere l’ambiente, un modello di sviluppo sostenibile e gli interessi dei lavoratori e delle fasce sociali più deboli”, concludono De Petris e Palazzotto.