AMBIENTE – DE BONIS (GRUPPO MISTO): “SUBITO ULTERIORI CONTROLLI SULL’IMPATTO DI ITALCEMENTI E COSTANTINOPOLI DI BARILE, PERCHE’ CI SONO VALUTAZIONI DI RISCHIO COSI’ DIFFERENTI?”

“E’ noto che i cementifici sono ambienti inquinanti in cui vengono prodotte ingenti quantità di polveri industriali, facilmente inalabili e che nel lungo periodo possono provocare gravi malattie, anche cancerogene, nell’apparato respiratorio. Pertanto per il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini servono ulteriori e urgenti controlli sull’impatto ambientale odierno sia dell’impianto Italcementi, nelle immediate prossimità dell’area protetta Gravine di Matera, sia della cementeria Costantinopoli di Barile, che si trova a ridosso di due centri urbani”.

E’ quanto chiede il senatore Saverio De Bonis del gruppo Misto, in un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

“Malgrado il cementificio di Costantinopoli di Barile sia addirittura nei pressi di una scuola e sia inserito in un’area dove vi sono produzioni pregiate quali olio e vino, ha un indice di rischio valutato con una frequenza di ispezioni triennale in 2,59, cioè un indice di rischio basso; mentre Italcementi, che è posto ad una distanza maggiore dal centro urbano, il territorio limitrofo è privo di colture pregiate ed ha un giudizio favorevole di compatibilità ambientale, ha un indice di rischio valutato, a frequenza di ispezione annuale,  in 6,07, e cioè un indice di rischio alto. Per questi motivi, chiedo al Ministro Costa spiegazioni anche in merito a queste valutazioni così incomprensibilmente differenti”.