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RIFORMA CSM – DE PETRIS (LeU): “PASSI IN AVANTI MA SAREBBE STATO NECESSARIO AVERE PIU’ CORAGGIO”

“Questa riforma dell’ordinamento giudiziario è certamente un passo avanti ma non ci si può nascondere che sarebbe stato necessario varare una riforma migliore di questa. Ci sarebbe voluto più coraggio e spero che sia possibile intervenire ulteriormente nella prossima legislatura. In parte la possibilità di migliorare il testo è stata sacrificata sull’altare dell’accordo di maggioranza ma in parte la responsabilità di aver impedito al Senato di provare a rendere più efficace la riforma va attribuita alla scelta sbagliata e fallimentare di battere la via dei referendum”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Uno dei principali limiti è nel sistema elettivo del Csm, che non elimina alla radice il peso delle correnti e dunque non premia come si dovrebbe il merito invece dell’appartenenza a una corrente. Sarebbe poi stato opportuno, a nostro avviso, blindare le porte girevoli tra magistratura e politica, anche se da questo punto di vista c’è un passo avanti importante, con il collocamento fuori ruolo per un anno o il ricollocamento per i magistrati che abbiano ricoperto posizioni politiche apicali. Ci sono nella riforma molti altri aspetti positivi che spiegano il nostro sì, che resta comunque sofferto. Ad esempio la necessità di rivedere l’assetto ordinamentale della magistratura, rimodulandolo secondo principi di trasparenza e valorizzazione del merito. Per quanto riguarda la delega al governo, infine, saremo molto scrupolosi nell’assicurarci che l’Esecutivo scriva norme nel pieno rispetto dei confini che il Parlamento delibera oggi”, conclude la capogruppo di LeU.

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ELEZIONI – DE PETRIS (LeU): “RIMETTERE IN DISCUSSIONE LE ALLEANZE A SINISTRA È IL FAVORE PiU’ GRANDE CHE SI POSSA FARE ALLA DESTRA”

“Il favore più grande che si possa fare oggi alla destra è mettersi a discutere e litigare sulle alleanze, rimettendo in discussione i risultati raggiunti, ponendo veti e facendo prevalere logiche anguste sul progetto politico. Se si imbocca quella strada la sconfitta alle elezioni politiche è assicurata”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il metodo giusto è proprio quello opposto: cercare di costruire una coalizione il più vasta possibile a partire da un’idea comune della società italiana, mettendo da parte veti e chiusure ma anche capendo che non ci si può limitare a chiedere il voto per fermare la destra. Bisogna proporre una visione convincente del futuro, centrata sulla riconversione ecologica, la lotta alle diseguaglianze e i diritti civili. A questo stiamo lavorando sin dai tempi del governo Conte 2 e su quella via dobbiamo proseguire”, conclude la presidente De Petris.

 

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AMMINISTRATIVE – DE PETRIS (LeU): “ASSURDO RIMETTERE IN DISCUSSIONE LE ALLEANZE A SINISTRA. LA COALIZIONE NON È UN GIOCO DA TAVOLINO: SI BASA SU UN PROGETTO E UNA VISIONE COMUNI”

“Senza neppure attendere l’esito dei ballottaggi è già ripartito il valzer delle alleanze, il tentativo assurdo di rimettere in discussione il percorso sin qui fatto per costruire una coalizione progressista di centrosinistra. Tutto sulla base di un test limitato e reso poco decifrabile dalla presenza massiccia delle liste civiche. Ma le alleanze non sono giochi da tavolino o somme di percentuali: sono progetti politici cementati da una visione comune del futuro delle città e del Paese”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“Ora più che mai bisogna proseguire sulla strada di una coalizione fondata non sul pallottoliere ma su una visione comune, con al centro la transizione ecologica, la lotta alle diseguaglianze e i diritti civili. Solo se alle elezioni del 2023 sapremo offrire agli elettori questo progetto politico e questa idea di società potremo sconfiggere la destra”.

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REFERENDUM – DE PETRIS (LeU): “MODIFICARE IL QUORUM E RIPENSARE UNO STRUMENTO REFERENDARIO PER SALVAGUARDARLO”

“Credo che il dato dell’affluenza alle urne per i referendum, la più bassa di sempre, imponga un ripensamento sull’istituto referendario, che è prezioso e deve essere salvaguardato”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Prima di tutto bisogna usare i referendum con cautela e oculatezza. Non si può chiedere ai cittadini di esprimersi su materie squisitamente tecniche. Se la massa degli elettori non è in grado di valutare e decidere a ragion veduta come votare è naturale che diserti le urne. Ma per questa strada è lo stesso strumento referendario che finisce per essere delegittimato. Si pone però un problema serio anche per quanto riguarda il quorum. Non è possibile che i No possano avvalersi dell’astensione come se fosse un voto a favore della loro posizione. Il quorum deve quindi essere modificato e il referendum deve essere considerato valido se vota la metà più uno degli elettori che avevano votato nelle precedenti elezioni politiche”, conclude la capogruppo di LeU.

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AMBIENTE – DE PETRIS (LeU): “STOP ALLE AUTO BENZINA E DIESEL NEL 2035 È UN TEMPO SIN TROPPO CONGRUO. GIUSTO IL RINVIO IN COMMISSIONE DEL PIANO FIT FOR 55”

“Data la velocità con la quale galoppano i cambiamenti climatici sono giusti i 13 anni che dovranno passare prima dello stop alle auto a benzina, diesel e gpl. Le proteste e le richieste di deroga per l’Italia sono assurde e del tutto prive di fondamento. Il passaggio alle auto elettriche dovrebbe invece essere visto per quel che è: un’occasione per l’industria italiana dell’auto, che ha sempre scontato un ritardo sull’innovazione tecnologica compensato con la politica dei bassi salari”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il parlamento europeo ha poi fatto bene a rinviare in commissione una parte sostanziale del Piano ‘Fit for 55’. Quel Piano, che è la colonna vertebrale del Green Deal, era stato infatti pesantemente stravolto e modificato, andando incontro agli interessi delle lobbies. Con quel testo sarebbe stato impossibile raggiungere gli obiettivi della diminuzione del 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030 e della neutralità ambientale nel 2050. La commissione ha ora la possibilità di riconsiderare radicalmente il testo e renderlo uno strumento essenziale nella lotta contro le emissioni di Co2 e contro i cambiamenti climatici”.

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INFLAZIONE – DE PETRIS (LeU): “TROVARE SUBITO GLI STRUMENTI PER FRONTEGGIARE UNA CRISI CHE È GIA’ GRAVE E DOPO L’ESTATE POTREBBE ESPLODERE”

“Sono sempre più numerose le categorie che versano in una situazione gravissima. Interi settori, come quello della pesca, sono già stati messi in ginocchio dal rincaro dei prezzi dell’energia e delle materie prima. Moltissime famiglie non sono in grado di sostenere l’inflazione e l’impennata delle bollette. Siamo sull’orlo di una crisi sociale che minaccia di esplodere dopo l’estate, a maggior ragione se la guerra in Ucraina proseguirà. A questa crisi annunciata, in molte aree anzi in fase già avanzata, bisogna prepararsi subito a rispondere difendendo il potere d’acquisto, mettendo al riparo le fasce più povere della popolazione, sostenendo le aziende in difficoltà e aiutandole a restare competitive”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Bisogna insistere con massima forza perché la Ue vari un piano di sostegno, sul modello del Next Generation Eu, per i Paesi più colpiti da crisi e sanzioni. Bisogna anche, allo stesso tempo, studiare strategie che permettano comunque all’Italia di reggere l’urto della crisi. La situazione non è diversa da quella della crisi Covid. Anche in questo caso la bussola del governo deve essere la stessa: nessuno deve essere lasciato solo”.

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SALARIO MINIMO – DE PETRIS (LeU): “L’ITALIA È IL SOLO PAESE IN CUI I SALARI SONO DIMINUITI DAL 1990. DOPO LA DIRETTIVA EUROPEA SUBITO UNA LEGGE”

“La direttiva europea sul salario minimo è un sacrosanto e giusto incentivo che ci dice di fare presto. In Italia c’è un problema salariale enorme che va affrontato ora. Siamo il solo Paese dell’Ocse in cui i salari siano diminuiti anziché aumentare dal 1990. In Italia un terzo dei lavoratori viene pagata meno di 9 euro l’ora. In Italia l’inflazione sta già erodendo il potere d’acquisto in dimensioni molto sensibili. Cosa ci vuole di più per capire che il salario minimo va introdotto subito, senza perdere un solo giorno?”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il salario minimo aiuta e non ostacola la contrattazione nazionale. Gli ostacoli che la destra e Confindustria creano per impedire che sia varata la legge sul salario minimo sono assurdi, speciosi e anche miopi: senza un intervento salariale sarà impossibile sostenere la ripresa dei consumi”.

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SALARIO MINIMO – DE PETRIS (LeU): “RESISTENZE INCONCEPIBILI. DEVE ESSERE INTRODOTTO SUBITO”

“La direttiva europea sul salario minimo arriverà nel giro di pochissimi giorni e sarà una giusta spinta per fare quello che la civiltà e la Costituzione avrebbero imposto di fare già da tempo. Nel solo Paese europeo che abbia visto i salari scendere negli ultimi decenni una legge sul salario minimo dovrebbe essere una misura condivisa da tutti. Invece siamo da mesi di fronte a resistenze inconcepibili sia da parte della destra che di Confindustria. Questi ostacoli devono essere superati immediatamente. Il salario minimo va introdotto subito”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Tra gli argomenti speciosi messi in campo per bloccare il salario minimo uno dei più infondati è che così si lederebbe la contrattazione nazionale. È bene chiarire che la realtà è opposta: il salario minimo aiuta e non danneggia la contrattazione nazionale”, conclude la presidente De Petris.

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2 GIUGNO – DE PETRIS (LeU): “LA REPUBBLICA SI FESTEGGIA APPLICANDO LA COSTITUZIONE CONTRO LE DISEGUAGLIANZE E PER LA PACE”

“Oggi è la Festa della Repubblica e dunque della Costituzione, che della Repubblica è il cuore e l’anima. Sappiamo che la nostra Costituzione è allo stesso tempo la pietra angolare e il traguardo da raggiungere applicando il suo dettato e difendendo i risultati raggiunti, che non sono mai dati una volta per tutte. Siamo purtroppo lontanissimi dall’essere riusciti a tradurre in realtà concreta l’articolo 3, che garantisce a tutti pari dignità sociale. Dobbiamo anzi registrare gravi passi indietro. Festeggiare la Repubblica significa mettere al primo posto nell’agenda del governo e della politica la lotta contro le diseguaglianze sociali che rappresentano un insulto alla Costituzione e un’emergenza che va affrontata subito e drasticamente”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“In un momento così grave e denso di minacce per il mondo intero credo sia necessario per tutti ricordare sempre che l’articolo 11 è la nostra stella polare. L’Italia ripudia la guerra, e dunque il nostro dovere costituzionale è cercare sempre, con ogni mezzo e strenuamente, la via della pace e del negoziato come strumento di risoluzione dei conflitti”, conclude la presidente De Petris.

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