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TONINELLI – DE PETRIS (LeU): “MOZIONI PRO TAV TRAVESTITE DA SFIDUCIA PER IL MINISTRO TONINELLI. PER QUESTO NON PARTECIPO AL VOTO”

 

“Ho scelto di non partecipare al voto sulle mozioni di sfiducia contro il ministro Toninelli perché quelle mozioni, più che contro il ministro, sono a favore della Tav, un’opera costosa ed estremamente dannosa contro la quale mi sono sempre battuta e sempre continuerò a battermi”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Toninelli è un pessimo ministro. Un ministro delle Infrastrutture che si fa puntualmente scavalcare e imporre le decisioni da un altro e non competente ministro sul fronte dell’immigrazione, che non è stato capace di avviare il Piano generale dei trasporti e della logistica senza il quale non è possibile la necessaria e urgente programmazione, che ha chiuso gli occhi di fronte alla pubblicazione dei bandi sulla Tav negando spudoratamente la realtà, dovrebbe prendere atto dei propri limiti e rassegnare da solo le dimissioni. Ma le mozioni di oggi contrabbandano un pronunciamento a favore della Tav per mozione di sfiducia contro Toninelli e questo trucco è per me inaccettabile”.

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DICIOTTI – ERRANI (LEU): “DIGNITA’ DELLE PERSONE NON SI SCAMBIA CON NULLA”

“Voglio essere molto chiaro su questo punto: per me il confronto e lo scontro politico sono sempre legittimi. Salvini è un dirigente politico, il Vice Presidente del Consiglio: per me va sconfitto politicamente e solo politicamente. Non si può usare la giustizia per una battaglia politica. Ma anche il contrario è valido: non ci può essere una ragione politica che prevale sulle leggi e sulla Costituzione. Questo è un problema molto serio, sul quale vi prego di riflettere.” Così il senatore di LEU Vasco Errani nella discussione in Senato per l’autorizzazione a procedere contro il ministro Salvini. “Quando qualcuno parla in nome di tutto il popolo, di tutti i 60 milioni di italiani, per me, nell’esperienza della storia, è sempre un grandissimo problema, che attiene alla qualità della democrazia. Infine il senatore Pillon ha detto: noi contrastiamo i mercenari, i delinquenti che speculano sulla vita delle persone. Benissimo. Ma la dignità di quelle persone non è certamente salvaguardata dalla vicenda drammatica che tutti gli osservatori del mondo ci mettono sotto gli occhi, che è la tragedia dei campi, pubblici e privati, in Libia. La dignità di quelle persone vale nei confronti dei trafficanti, così come nei confronti di quei campi in Libia. Teniamolo ben presente, perché la dignità delle persone non si scambia con nulla”.

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DICIOTTI – ERRANI (LEU): “VOSTRA DECISIONE APRE GRAVE PRECEDENTE”

“Il problema che a me interessa è quello che in modo molto puntuale sia il senatore Grasso che il senatore De Falco, nelle relazioni di minoranza, hanno individuato: ed è che questo voto entra in un tema fondamentale e apre un precedente sul quale vi invito a riflettere”. Così il senatore di LEU Vasco Errani, nella discussione in Senato per l’autorizzazione a procedere contro il ministro Salvini. “Ho sentito parlare di primato della politica, ho sentito parlare del fatto che, in relazione a un programma elettorale è giusto intervenire al di fuori dei limiti della legge. Non è così, le leggi si possono cambiare ma si debbono rispettare: qui non c’è un interesse pubblico prevalente che possa mettere in discussione il valore costituzionale della libertà personale. Non è stato dimostrato nessun interesse pubblico. Attenzione, c’è oggi e c’è domani, questo è un problema serio e può rappresentare un precedente pericoloso”. Ha concluso Errani

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DICIOTTI – DE PETRIS (LEU): “SALVINI CONFERMA CHE FU SEQUESTRO A SCOPO DI PROPAGANDA”

“Nel suo intervento in aula il ministro Salvini non ha aggiunto nulla a quanto era già noto e già chiaro. Non c’era nessuna necessità di sequestrare i migranti a bordo della nave ‘Diciotti’ in nome dell’interesse pubblico. La spiegazione che il ministro implicitamente accampa quando parla della trattativa che era in corso con la Ue è raccapricciante e rivelatoria: i profughi furono sequestrati per condizionare una trattativa, come si usa fare con gli ostaggi, e a puro scopo di propaganda”, commenta la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Penso che il M5S sia perfettamente consapevole di questa assenza di qualsivoglia interesse pubblico preminente e che abbia deciso di calpestar i propri stessi principi per puro opportunismo politico. Così facendo si assume una responsabilità molto grave perché negare l’autorizzazione a procedere oggi significa revocare un intero sistema di regole, di diritto, di rispetto delle leggi. Il precedente che si sta stabilendo è un’immunità di fatto per chi governa”, conclude la presidente De Petris.

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MIGRANTI – DE PETRIS (LEU): “DI NUOVO VIOLATO IL DIRITTO DEL MARE, LA NAVE MARE JONIO SIA PORTATA SUBITO IN SALVO”

“Ancora una volta violato il diritto del mare. Il Ministro Salvini sta bloccando una nave battente bandiera italiana, mettendo a serio rischio la vita di 49 migranti, tra i quali ce ne sarebbe anche uno che versa in gravissime condizioni. La nave Mare Jonio della missione Mediterranea è in balia di una forte tempesta, con onde alte tre metri. E’ necessario che la nave sia portata in salvo immediatamente, così come prevedono le leggi internazionali del mare”.

Lo ha detto la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto

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CLIMA – DE PETRIS (LEU): “DOMANI NON PUO’ ESSERE IL SOLITO ‘ALTRO GIORNO’, BISOGNA AGIRE SUBITO”

 

 

“Le manifestazioni di oggi in Italia e nel mondo sono state una boccata d’ossigeno, non solo per la quantità di persone che hanno risposto all’appello di Greta manifestando contro i cambiamenti climatici, che minacciano seriamente il pianeta e la sopravvivenza della specie, ma anche per la composizione delle manifestazioni. Da decenni non vedevamo nelle strade di tutto il mondo nello stesso momento tanti giovani, così motivati, così consapevoli della situazione, così entusiasti e insieme determinati. Un’intera generazione teme a ragion veduta per il proprio futuro e chiede a chi ha la responsabilità di decidere di agire. Non in futuro e con timidi passettini ma subito e con scelte drastiche.  E’ con la non-azione che si sta rubando il futuro ai giovani”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Oggi tutti plaudono a queste manifestazioni ma l’esperienza purtroppo dice che domani sarà un altro giorno, gli applausi saranno dimenticati, le decisioni urgenti e necessarie non saranno prese. Ma domani non sarà affatto un altro giorno. Non può e non deve essere il solito ‘altro giorno’. Bisogna decidersi ad agire qui e ora. Il governo attuale, come quelli precedenti, non sta adottando le misure necessarie per accelerare la transizione energetica. Il passaggio dai fossili alle energie rinnovabili è fermo e non c’è vero contrasto alle emissioni clima-alteranti. Occorrono scelte precise a favore della mobilità sostenibile, leggi per arrestare il consumo del suolo, incentivi robusti per le energie alternative e disincentivi per quelle basate su fossili, tagli drastici alle emissioni clima-alteranti, l’avvio del piano di adattamento ai cambiamenti climatici, interventi sensibili in agricoltura. Si parla solo di grandi opere mentre quel che serve è un Green New Deal basato su investimenti pubblici e opere piccole e medie per il risanamento e la messa in sicurezza del territorio. Chi plaude alle manifestazioni di oggi e poi sostiene le grandi opere e lo stesso modello di sviluppo che ha creato questa situazione è semplicemente ipocrita. Quello che i giovani di tutto il mondo ci hanno detto oggi è che non si può nascondersi dietro parole vuote. Bisogna procedere con quello che può e che deve essere fatto per fermare i cambiamenti climatici”, conclude la senatrice di LeU .

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CLIMA – DE PETRIS (LEU): “I GIOVANI CHIEDONO UN CAMBIO DI ROTTA, LA ‘NON AZIONE’ DEL GOVERNO GLI STA RUBANDO IL FUTURO”

“E’ emozionante e incoraggiante che tanti giovani abbiano preso una posizione precisa sui cambiamenti climatici per richiamare tutti i governanti alle proprie responsabilità in merito all’attuazione degli accordi di Parigi sul clima. Questo non è il solito sciopero, ma un appuntamento simbolico che fa ben sperare per il futuro”.

Così la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, che sarà presente domani 15 marzo alla marcia per il clima, commenta l’appuntamento con il Global Strike for Future, nato dalla protesta della giovane attivista svedese Greta Thinberg.  

“Anche il rapporto sullo stato del pianeta (Global Environment Outlook), pubblicato dall’Onu, ci avverte che siamo arrivati a un bivio, perché l’intero ecosistema è a rischio. Il Governo italiano è invece colpevolmente in ritardo sul fronte della riconversione ecologica dell’economia, dei consumi e del modo di concepire, sanare e curare il territorio. Per combattere i cambiamenti climatici, occorre accelerare sulla transizione energetica, dalla dipendenza dei fossili alle rinnovabili, e ridurre drasticamente le emissioni climalteranti, così da contenere l’innalzamento delle temperature sotto gli 1,5 gradi centigradi.  I giovani hanno capito che ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore. Ora tocca ai governi correre ai ripari, perché la ‘non azione’ sta rubando il futuro ai giovani”.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “RINGRAZIO IL CAPO DELLO STATO PER IL SUO ALLARME. MATTARELLA HA RAGIONE: PER EVITARE CRISI CLIMATICA GLOBALE BISOGNA AGIRE SUBITO”

 

“Dobbiamo tutti ringraziare il capo dello Stato per le sue parole di estremo allarme per i mutamenti climatici che mettono a massimo rischio anche il nostro Paese. Troppo spesso le manifestazioni inequivocabili di questi disastrosi cambiamenti vengono liquidate come eventi straordinari, contro i quali non c’è nulla da fare.  Invece siamo davvero, come segnala il presidente Mattarella, sull’orlo di una crisi climatica globale che può essere contrastata solo con scelte politiche coraggiose e adeguate al livello della minaccia. Nell’agenda del governo, invece, questa urgenza non trova assolutamente posto e al contrario ci si muove spesso in direzione opposta a quella che sarebbe urgentissimo imboccare”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Le giovani generazioni sono più consapevoli della gravità della situazione. Il 15 marzo parteciperò alle manifestazioni che si svolgeranno in Italia, come ovunque nel mondo,  in occasione del Climate Strike, lo sciopero degli studenti di tutti i Paesi. Che i giovani siano consapevoli di quanto sia urgente passare a un diverso e più sostenibile modello di sviluppo è estremamente positivo ma il tempo, come ha giustamente ricordato il capo dello Stato, stringe e non ne è rimasto molto. Bisogna agire subito, prima che sia tardi”.

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TAV – DE PETRIS (LEU): “NON E’ CAMBIATO NIENTE, ENNESIMA RESA DEI 5S”

“Oggi il cda di Telt decide di pubblicare i bandi di gara per la prosecuzione del Tav, così come previsto e annunciato. La messa in scena allestita dal governo in questi giorni per nascondere il cedimento completo di M5S è puro inganno. La verità è che non è cambiato niente: il Tav va avanti con i tempi già decisi e ancora una volta Salvini vince, concedendo ai 5S solo una striminzita foglia di fico per nascondere la resa di Di Maio”,  dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Da quando è nato il governo Conte,  l’ M5S si è rimangiato uno dopo l’altro tutti gli impegni sbandierati per anni, sul Tap, sull’Ilva e ora anche sul Tav. Abbiamo sempre detto che c’erano e ci sono tutte le condizioni politiche e tecniche per fermare un’opera tanto costosa quanto dannosa. L’unica via seria è dire chiaramente che il Tav non si farà, non per ideologia, ma perché è un’opera irragionevole che va a solo vantaggio di alcune aziende direttamente interessate. Il Movimento Cinque Stelle non ha avuto il coraggio di farlo e temo che non lo avrà neppure quando, tra pochi mesi, si chiuderà anche l’ultimo spiraglio. Noi continueremo a batterci con ogni mezzo a nostra disposizione contro il Tav, a fianco della popolazione della Val di Susa che è stata letteralmente cancellata dai calcoli e dai commenti di questi giorni, come se gli abitanti della Valle non dovessero avere più voce in capitolo su scelte che incideranno a fondo sulle loro vite”.

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