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NADEF – ERRANI (LEU-ECOSOLIDALI): “NUOVE REGOLE ANCHE NELLA UE PER SOSTENERE IL PNRR”

“LeU-Ecosolidali si riconosce nell’impianto di questa Nadef. La crescita robusta, ben oltre le previsioni del Def, fornisce un quadro positivo, da considerare però senza trionfalismi e senza sottovalutare i rischi. Prima di tutto dobbiamo però dire che la scelta dei governi Conte e Draghi di considerare la messa in sicurezza sanitaria come condizione fondamentale della crescita si è rivelata quella giusta.” Afferma il senatore Vasco Errani nella dichiarazione di voto in Senato per il gruppo LeU – Ecosolidali.
“Noi oggi abbiamo un’occasione più unica che rara per avviare il processo di trasformazione del Paese, ma dobbiamo sapere che ci sono dei rischi e il primo è proprio la pandemia. Nei paesi poveri il tasso di vaccinazione è del 6%. Non si può pensare di gestire la pandemia senza risolvere questo nodo e per farlo c’è un solo modo: un nuovo rapporto di Usa, Ue e Big Pharma nelle politiche di intervento per dotare rapidamente questi Paesi di vaccini. È la condizione fondamentale per evitare l’emergere di nuove varianti. Questa settimana comincia la discussione sulle nuove regole del Patto di stabilità. L’Italia deve svolgere un ruolo decisivo, come già ha fatto nella scelta del Recovery Fund. Non basta mettere in discussione le regole: bisogna mettere sul tavolo la possibilità di rendere strutturale la scelta fatta con il Pnrr e costruire così un nuovo percorso per tutta l’Unione. Dobbiamo però fare uno sforzo per chiarire la nostra strategia e la nostra politica industriale. La nostra strategia deve passare per tempestivi investimenti nella transizione ecologica, sul fronte delle energie compatibili, che vanno scorporati dal Patto di Stabilità. Infine non credo che ci sia alcun bisogno di tornare indietro su alcune scelte importanti. Il RdC è stato essenziale per reggere la crisi. Ma ora dobbiamo correggere il capitolo relativo alle politiche attive di inserimento. E qui la parola chiave è certamente formazione. Neppure sul fronte della spesa corrente dobbiamo tornare a prima della pandemia. Ad esempio è assolutamente indispensabile superare in modo definitivo il blocco anacronistico e sbagliato per le assunzioni del personale della sanità. Dobbiamo al contrario capire che investire sulla spesa corrente per sostenere ad esempio scuola e sanità, uscendo da una logica ragionieristica, è condizione decisiva per un rilancio equo e sostenibile dell’Italia”.

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DIRETTIVA RINNOVABILI – VIRGINIA LA MURA (SI): “IL GOVERNO DÀ LA PRIORITÀ ALLE FONTI FOSSILI E DIMENTICA LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ”

“Il testo del Governo per recepire nel nostro Paese la direttiva sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili presenta gravissime criticità che vanno nella direzione opposta a quella richiesta dall’UE e a tal proposito ho presentato osservazioni dettagliate utili a risolvere tali problematiche”, così la Senatrice in Commissione Ambiente Virginia La Mura (SI).
“Innanzitutto, il Governo non adotta un Piano di gestione dello spazio marittimo, cosa che avrebbe dovuto fare entro il 31 marzo scorso. Il piano è utile anche a indicare aree marine da tutelare. Invece, a breve sarà approvato il PiTESAI, con lo scopo di individuare le aree dove sarà possibile svolgere o continuare a svolgere le attività di ricerca, prospezione e coltivazione degli idrocarburi. Insomma, prima il Governo individua le aree dedicate alle fonti fossili e solo dopo si preoccupa di individuare quelle da tutelare. Peccato che se si inizierà a trivellare in un’area da tutelare, certamente non sarà più possibile proteggerla! E tutto questo in spregio a quanto previsto dalle direttive UE. Intanto, il Governo prevede anche che, nelle more dell’adozione del Piano di gestione dello spazio marittimo, sono idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile off-shore le piattaforme petrolifere in disuso e l’area distante due miglia nautiche da ciascuna di esse, oltre ai porti per gli impianti eolici. Per di più rendendo non vincolante il parere dell’autorità paesaggistica e riducendo i tempi per il rilascio delle autorizzazioni. Tutto ciò deve essere eliminato dal testo del Governo, altrimenti l’Italia rischierà un’ennesima procedura di infrazione. Come molto spesso accade, il Governo manca di una visione di insieme che promuova la coesistenza di tutte le attività relative al mare garantendo il buono stato ecologico delle acque marine, con il rischio di compromettere definitivamente alcuni settori economici, con le conseguenti ripercussioni sociali, di devastare interi territori e perdere l’occasione di assumere un ruolo centrale nel Mediterraneo e in Europa negli anni a venire”.

6/10/2021

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AFGHANISTAN – DE PETRIS (LeU): “NON C’È ALTERNATIVA AL COINVOLGIMENTO DI RUSSIA E CINA. MI AUGURO CHE STAVOLTA L’UE DIFENDA I SUOI PRINCIPI DI SOLIDARIETA’ E ACCOGLIENZA”

“È evidente che il presidente Draghi e il ministro Di Maio indicano l’unica direzione percorribile in Afghanistan. Senza un ruolo diretto e un intervento attivo anche di Paesi come la Cina e la Russia non sarà possibile intavolare con i talebani trattative tali da permettere di lasciare il Paese a chi rischia di essere perseguitato ma anche da incidere sul rigore dell’integralismo in quel Paese. Solo il G20 può adoperarsi per salvare migliaia di vite e per impedire che le donne siano ricacciate in un cupo medioevo. Il ruolo del G7 può essere importante ma da solo non basta e non può bastare”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Il ministro degli Esteri ha fatto bene a sottolineare anche che, dopo il disastro afghano, diventa inevitabile ripensare per intero la politica delle missioni all’estero e del tentativo di esportare la democrazia con le armi. Essere fedeli all’occidente non vuol dire chiudere gli occhi sugli errori commessi e continuare a commetterli”.

 

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AFGHANISTAN – DE PETRIS (LeU): “L’UE GARANTISCA L’ACCOGLIENZA PER I PROFUGHI E USI STRUMENTI PACIFICI PER LA DIFESA DEI DIRITTI DELLE DONNE AFGHANE”

 

“L’Italia e tutta la Ue devono ora fare ogni possibile sforzo per proteggere le vite degli afghani che rischiano di subire la vendetta dei Talebani e per difendere quanto più possibile i diritti della popolazione afghana, in particolare delle donne che non devono essere ricacciate nel Medioevo”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“I Paesi europei devono creare corridoi umanitari e attrezzarsi per garantire accoglienza ai profughi che arriveranno da quel martoriato Paese. Devono adoperare ogni strumento pacifico a disposizione per far sì che i Talebani rispettino i diritti umani e quelli delle donne. La via della guerra si è dimostrata fallimentare e disastrosa. È ora di percorrere quella della pace e questo è oggi il dovere dell’Unione europea”, conclude la presidente De Petris.

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GIUSTIZIA – DE PETRIS (LeU): “L’ACCORDO È POSITIVO MA È GRAVE NON AVER ESCLUSO DALL’IMPROCEDIBILITA’ IL DISASTRO AMBIENTALE”

“È molto positivo che si sia trovato un accordo dell’intera maggioranza sulla riforma della giustizia e che la riforma stessa sia stata migliorata escludendo dalla improcedibilità i reati di mafia, violenza sessuale e traffico di stupefacenti. La ragionevole durata del processo è un principio cardine non solo perché è condizione necessaria per l’accesso ai fondi europei del Pnrr ma anche perché questo chiede la civiltà giuridica di un Paese. Sarebbe stato però sbagliato e controproducente trasformare questo principio giusto in un favore alle mafie e alla criminalità organizzata”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Trovo però grave e inspiegabile che l’improcedibilità sia rimasta inalterata per i reati di disastro ambientale. Non solo si tratta di reati tra i più gravi, devastanti per l’ambiente e per la salute delle persone. Quei processi sono anche quelli per cui più facilmente scatta la prescrizione. Non escludere quella fattispecie dalla improcedibilità facilita l’impunità dei responsabili di alcuni dei peggiori reati, spesso ricchi e potenti, e lancia un messaggio opposto a quello che bisognerebbe dare per imboccare davvero la strada della riconversione ecologica e del rispetto per l’ambiente indicata dalla Ue stessa”.

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CLIMA – DE PETRIS (LeU): “LE CONCLUSIONI DEL G7 SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO INSUFFICIENTI. AUSPICHIAMO SCELTE PIU’ CORAGGIOSE DAL VERTICE USA-UE”

“I leader del mondo riuniti al G7 hanno ribadito gli impegni a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050, in modo da rispettare l’obiettivo di limitare a 1,5 gradi l’aumento delle temperature globali, e hanno confermato i 100 miliardi di finanziamenti per la lotta contro i cambiamenti climatici. In sostanza sono stati ribaditi gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Non basta. Per affrontare la crisi climatica c’è bisogno di una ben maggiore ambizione e bisogna procedere molto più velocemente”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Non è neppure sufficiente annunciare l’intenzione di proteggere gli oceani e la terra se questo annuncio non è poi sostanziato da adeguate scelte politiche e supportato dalle necessarie risorse. È un nodo che riguarda tutti e anche direttamente l’Italia. Il presidente Draghi ha ipotizzato una forma di Carbon Border Tax, collegando il tema dell’ambiente a quello della lotta contro le diseguaglianze sociali. Ma in Italia ancora non è stato avviato neppure il necessario e graduale taglio dei sussidi fossili. Confidiamo nel vertice di oggi tra il presidente Biden e la Commissione europea perché siano assunti impegni più coraggiosi e più coerenti. Perché non c’è più tempo e se vogliamo contrastare i cambiamenti climatici dobbiamo fare scelte ambiziose e più drastiche”, conclude la presidente De Petris.

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VACCINI – DE PETRIS (LeU): “L’UE DEVE SCHIERARSI SENZA TRUCCHI PER LA SOSPENSIONE INTERA DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE. LE LICENZE OBBLIGATORIE SONO UN TRUCCO PER DIFENDERE BIG PHARMA”

“Nella riunione del WTO dell’8 e 9 giugno la Ue e l’Italia devono sostenere senza trucchi la sospensione dell’intera proprietà intellettuale dei vaccini anti Covid. Questo è il mandato preciso del Parlamento europeo e di quello italiano. Non può essere disatteso né aggirato. Le licenze obbligatorie, peraltro già previste dagli accordi TRIPS, non bastano e non servirebbero a niente senza la sospensione della proprietà intellettuale sul know-how, sui processi di produzione e sui segreti industriali. Limitarsi alle licenze obbligatorie sarebbe addirittura un passo indietro rispetto alle già del tutto insufficienti posizioni assunte al G20 sulla salute globale di Roma”, afferma la capogruppo di LeU Loredana De Petris.

“Gli scienziati di tutto il mondo ripetono ogni giorno che il vero rischio di ripresa ancor più virulenta della pandemia sta nella mancata vaccinazioni nelle immense aree più povere del pianeta, quelle che non possono accedere alla vaccinazione di massa. La scelta è dunque tra difendere la salute pubblica e salvare milioni di vite oppure proteggere gli interessi e i profitti delle grandi case farmaceutiche. Non è accettabile che messa di fronte a questo bivio l’Europa scelga ancora una volta di fare gli interessi di Big Pharma mettendo a rischio la salute di tutti”, conclude la presidente De Petris.

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COVID – DE PETRIS (LeU): “VICINI ALL’USCITA DAL TUNNEL. ORA AFFRONTARE SUBITO I NODI DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, DEL LAVORO E DELLE DISEGUAGLIANZE”

“I dati brillanti della vaccinazione e l’arretramento su tutti i fronti della pandemia premiano una strategia che ha saputo tenere insieme l’esigenza di uscire dalle restrizioni imposte dal virus e la necessaria cautela. Se continueremo a muoverci su questa via, evitando gli errori dell’estate scorsa, presto saremo fuori dal tunnel della pandemia”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

“Ora però bisogna aggredire con la stessa determinazione e la stessa intelligenza gli enormi problemi che la pandemia ha reso ancor più gravi: il lavoro, le insopportabili e crescenti diseguaglianze sociali, la transizione ecologica. Non si può tornare alla situazione precedente la pandemia, perché quella situazione era già arrivata al limite ed è in buona parte all’origine della crisi sanitaria che ha sconvolto il mondo. Ieri era la Giornata mondiale dell’ambiente. In questi 15 mesi tutti hanno sottolineato infinite volte la necessità di cambiare strada e accelerare risolutamente sulla strada della transizione ecologica e di un rispetto globale e integrale per l’ambiente. Non siamo però partiti con il piede giusto. Il dettato europeo che vieta misure che implichino un impatto negativo sull’ambiente nel quadro del Pnrr non è stato realmente rispettato e l’annunciata centralità dell’ambiente non trova sufficiente riscontro nella progettazione. Bisogna raddrizzare la rotta subito, anche perché senza un intervento drastico su quel fronte non sarà possibile neppure affrontare le altre urgenze a partire da quella del lavoro”.

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COLOMBIA – PARLAMENTARI ITALIANI: “TRIBUNALE INTERNAZIONALE APRA UN PROCEDIMENTO PENALE CONTRO IL GOVERNO PER OMICIDI E ARRESTI ARBITRARI”

 

“Ogni giorno ci arriva una notizia più drammatica, un video più crudele e la disperazione delle famiglie dei giovanissimi che sono scomparsi e che probabilmente non torneranno mai più”. Abbiamo quindi ritenuto di dover fare qualcosa di fronte a questa catastrofe umanitaria”, afferma la senatrice del Gruppo Misto Paola Nugnes.

“Dopo che la ONG Fundacion Internacional de Derechos Humanos ha sollecitato il tribunale internazionale del’Aja per presunti crimini contro l’umanità, con alcuni altri Senatori e Deputati italiani, riportati in calce, abbiamo chiesto al tribunale internazionale un procedimento penale per accertare le responsabilità del caso. Dal 28 aprile la Colombia vive uno dei momenti più drammatici della sua storia. E l’ONU e la UE hanno richiamato più volte il governo colombiano invitando al dialogo, si legge nella lettera dei parlamentari italiani, ma sembra che nessuno abbia voglia di ascoltare. Al 27 maggio, secondo la ONG Temblores, ci sono stati 43 morti, 1445 arresti arbitrari, 22 violenze sessuali, 175 casi di sparatorie per mano della forza pubblica. Un quadro drammatico, una violazione palese dai diritti umani e civili. Assistiamo alla più grande documentazione virtuale di atti di violenza di ogni genere. Cittadini e attivisti per i diritti umani hanno fatto un grande lavoro di raccolta degli interventi violenti da parte della polizia e dei paramilitari. Su queste basi, sulle migliaia di prove e di discipline di casi documentari crediamo che la comunità internazionale debba intervenire, sia ristabilendo la pace, ma soprattutto punendo i responsabili”.

Senatori: Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero, Paola Nugnes.

Deputati: Jessica Costanzo, Guia Termini, Doriana Sarli.

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DL SEMPLIFICAZIONI – DE PETRIS (LeU): “TESTO MIGLIORATO MA SULLA PARTE AMBIENTALE IL PARLAMENTO DOVRA’ INTERVENIRE SUI PUNTI CRITICI”

“A una prima lettura del dl Semplificazioni appare positivo il ritiro della norma inaccettabile sul massimo ribasso e va nella giusta direzione anche la mediazione sul tetto per i subappalti, sul quale però bisognerà intervenire ancora in fase di conversione. Restano però alcuni punti fortemente critici, soprattutto per quanto riguarda la parte ambientale che dovranno essere assolutamente corretti in Parlamento. Non dobbiamo dimenticare che evitare ogni impatto negativo sull’ambiente è il principale impegno chiesto dalla Ue. In alcuni casi, invece, questi interventi di semplificazione finirebbero proprio per danneggiare seriamente la tutela dell’ambiente”, dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.
“In particolare è necessario intervenire sui passaggi inerenti la bonifica e la riconversione dei siti industriali e le cosiddette semplificazioni in materia di economia montana e forestale. Ma è necessario anche modificare e correggere le disposizioni in merito all’economia circolare, in particolare per quanto riguarda i rifiuti, e le procedure attinenti alla nuova commissione speciale Via e alla Sovrintendenza speciale. Ora spetta al Parlamento intervenire, modificando i punti ancora deboli e critici per rendere lo strumento necessario per accelerare la ripresa senza produrre effetti negativi sull’ambiente, sulla sicurezza e sulle garanzie di legalità”, conclude la capogruppo di LeU.

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