“Nella riunione del WTO dell’8 e 9 giugno la Ue e l’Italia devono sostenere senza trucchi la sospensione dell’intera proprietà intellettuale dei vaccini anti Covid. Questo è il mandato preciso del Parlamento europeo e di quello italiano. Non può essere disatteso né aggirato. Le licenze obbligatorie, peraltro già previste dagli accordi TRIPS, non bastano e non servirebbero a niente senza la sospensione della proprietà intellettuale sul know-how, sui processi di produzione e sui segreti industriali. Limitarsi alle licenze obbligatorie sarebbe addirittura un passo indietro rispetto alle già del tutto insufficienti posizioni assunte al G20 sulla salute globale di Roma”, afferma la capogruppo di LeU Loredana De Petris.
“Gli scienziati di tutto il mondo ripetono ogni giorno che il vero rischio di ripresa ancor più virulenta della pandemia sta nella mancata vaccinazioni nelle immense aree più povere del pianeta, quelle che non possono accedere alla vaccinazione di massa. La scelta è dunque tra difendere la salute pubblica e salvare milioni di vite oppure proteggere gli interessi e i profitti delle grandi case farmaceutiche. Non è accettabile che messa di fronte a questo bivio l’Europa scelga ancora una volta di fare gli interessi di Big Pharma mettendo a rischio la salute di tutti”, conclude la presidente De Petris.