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SEA WATCH – DE PETRIS (LeU): “IL GIP CONFERMA CHE SALVARE VITE NON E’ UN REATO MA UN DOVERE”

E’ davvero il caso di dire che ‘C’è un giudice ad Agrigento’. La Gip non solo ha ordinato la scarcerazione di Carola Rackete, capitana della Sea Watch3, escludendo i reati assurdi che le venivano addebitati. Ha anche riconosciuto che Carola stava adempiendo a un preciso dovere, quello di salvare vite umane, e che la scelta di puntare su Lampedusa era obbligatoria, non essendo la Libia e la Tunisia porti sicuri”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

E’ una decisione di grandissima importanza, non solo perché bolla un comportamento persecutorio nei confronti di Carola Rackete ma perché conferma un principio: quello per cui salvare vite umane non è un reato ma un dovere. La meschina vendetta di Salvini, che vuole ora espellere senza alcun motivo Carola Rackete, per la cui scarcerazione siamo felici, non potrà cancellare questo principio nel quale noi abbiamo sempre creduto e che la gip di Agrigento ha ribadito oggi”, conclude la presidente De Petris.

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SEA WATCH – DE PETRIS (LEU): “DA SALVINI STRATEGIA DELLA TENSIONE”

 

“Ci vuole una bella faccia tosta per chiedere di censurare parlamentari, rei di aver portato la loro solidarietà a un salvataggio in mare, dopo essersi sottratto alla giustizia, come ha fatto Salvini oppure avendo parlamentari indagati per reati veri. Davvero la Lega non si smentisce mai”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. “Estremamente grave, in questa vicenda, non e’ il gesto di solidarietà compiuto dai parlamentari saliti a bordo della Sea Watch ma il freddo cinismo con cui Salvini ha cercato di drammatizzare quanto più possibile le cose, nella solita ricerca dell’effetto propagandistico, anche a costo di rischiare un incidente fatale. Quella del leader della Lega si configura ormai come una vera e propria strategia della tensione”, conclude la presidente De Petris.

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SEA WATCH – DE PETRIS (LeU): “LA RESPONSABILITA’ E’ DI SALVINI. HA PUNTATO SULLA DRAMMATIZZAZIONE RIFIUTANDO OGNI SOLUZIONE RAGIONEVOLE”

 

 

 

L’epilogo dell’ennesimo braccio di ferro ingaggiato dal governo italiano sulla pelle di poche decine di persone è quello a cui mirava sin dall’inizio il ministro Salvini. Non c’è mai stata da parte del governo italiano alcuna volontà di risolvere questa vicenda con umanità e ragionevolezza, neppure quando altri Paesi europei si sono detti pronti ad accogliere i profughi della Sea Watch. Salvini invece ha puntato sempre alla massima drammatizzazione, anche a costo di determinare situazioni di vero pericolo, pur di moltiplicare gli effetti propagandistici. Gli unici a cui sia davvero interessato. E’ questa la sola ragione della guerra senza quartiere contro le Ong scatenata da Salvini”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

Mi auguro che Carola Reckete, rea solo di aver salvato decine di vite umane e di averle portate in salvo dopo 17 giorni terribili, venga scarcerata al più presto”, conclude la presidente De Petris.

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SEA WATCH – ERRANI (ARTICOLO UNO) AI SENATORI DEL M5S: “VI SIETE FATTI SNATURARE DAL POTERE”O

 

“Quando si arriva al potere e non si hanno gli anticorpi, il potere snatura.” Il senatore di Articolo Uno Vasco Errani si rivolge direttamente ai senatori dell’M5S nell’aula di palazzo Madama. . “Vi fate dettare l’agenda dal ministro di tutto, cioè il premier, vice premier e ministro di tutti i Dicasteri Salvini. Vi indica l’agenda costringendovi a supportare la figura che l’Italia sta facendo in queste ore  a Lampedusa. I profughi della Sea Watch sono stati bloccati lì per settimane mentre altri immigrati raggiungevano le coste italiane solo in omaggio alla campagna elettorale del ‘ministro di tutto’ Salvini. Voi dell’M5S accettate tutto questo in nome del fatto che non si può far altro perché, se si andasse a votare, il rischio per voi sarebbe alto. Il Governo del cambiamento ha prodotto la malattia di sempre della vecchia politica: si diventa politicisti, si prescinde dai contenuti, si abbandonano le cose che si sono dette con grande certezza e si subisce il fascino del potere per esercitare potere e per fare nomine. Colleghi e amici del MoVimento 5 Stelle  vi auguro e mi auguro che a questo punto parta davvero un’inversione di tendenza.”

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SEA WATCH – DE PETRIS (LeU): “MILIONI DI ITALIANI SOLIDALI CON LA COMANDANTE E I PROFUGHI CHE CERCA DI SALVARE”

 

“Di fronte al disgustoso comportamento dell’Italia e dell’Europa, il cui cinismo di fronte alla sorte e alle sofferenze dei profughi della Sea Watch è stato assoluto, la comandante della nave, Carola Rackete, ha fatto quel che ogni essere umano dotato di coscienza e senso di responsabilità avrebbe fatto. Ha scelto di forzare il blocco e salvare 42 vite nonostante i rischi che ciò comporta “, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris.

“L’Italia non è Salvini. Milioni di italiani sono solidali con i profughi che il governo ha lasciato per 42 giorni in mezzo al mare e con la comandante che ha deciso di disobbedire a un ordine iniquo per portarli in salvo. Ora sta a tutti noi fare sentire il peso e la forza di questa solidarietà, a fianco della comandante, dell’equipaggio della Sea Watch e dei rifugiati che hanno diritto a un riparo sicuro subito”, conclude la presidente De Petris.

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SEA WATCH – DE PETRIS (LeU): “ITALIA ED EUROPA NON POSSONO RESTARE SORDE. I PROFUGHI DEVONO SBARCARE”

 

“Il ministro Salvini è rimasto sordo anche all’ultimo disperato appello dei profughi della Sea Watch, che sono ormai allo stremo delle forze e non possono restare oltre nella terribile situazione in cui li ha costretti il nostro governo. In questa situazione drammatica, non posso non capire i sentimenti che spingono il capitano della nave a voler forzare il blocco, in nome di una legge morale universale che tutti avremmo il dovere di rispettare per prima”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Prima che la situazione diventi ancora più grave, voglio rivolgere un estremo appello all’intero governo affinché permetta a profughi che hanno già alle spalle terribili sofferenze di sbarcare e trovare un riparo. Non è possibile che l’Italia e l’intera Europa restino impassibili di fronte a questo dramma e continuino a giocare le loro partite sulla pelle di esseri umani che non hanno altra colpa se non quella di fuggire dalla guerra, dalle distruzioni e dalla miseria”.

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GOVERNO – DE PETRIS (LEU): “CONTE NEGA LA REALTÀ, TRA M5S E LEGA DIFFERENZE PROFONDE”

 

“Il presidente Conte vuole mettere Di Maio e Salvini di fronte alle loro responsabilità, ma non lo si può fare negando la realtà. Non si possono ridurre le differenze profonde e le prospettive che dividono Lega e M5S alle troppe campagne elettorali ravvicinate. Così Conte prende in giro il Paese e forse anche se stesso. Il peggio è che così facendo Conte rischia di condannare l’Italia alla paralisi nella quale sta affondando ormai da mesi”, dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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SBLOCCA CANTIERI. DE PETRIS (LEU): “IL NUOVO TESTO DELLA LEGA E’ UN BRUTALE DIKTAT, RISCRIVE L’INTERO DECRETO, VA RESPINTO”

 

“Il nuovo emendamento che la Lega ha proposto con un sotterfugio, cioè come testo 2 di un precedente emendamento ben diverso, riscrive di fatto l’intero dl Sblocca Cantieri. Annulla tutte le mediazioni che erano state trovate in commissione sugli appalti e introduce argomenti completamente nuovi, in particolare sblocca i termovalorizzatori. 

Siamo molto oltre il semplice peggioramento di in decreto già grave”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“L’intento della Lega è chiaramente politico: imporre a tutti, soprattutto ai soci dell’M5S, il suo brutale diktat. Mi auguro che la prepotenza del leader leghista incontri in Aula la resistenza di tutti coloro che hanno davvero a cuore la difesa dell’ambiente e la lotta contro la corruzione, alla quale questa deregulation selvaggia spalanca le porte”. 

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IMMIGRAZIONE – DE PETRIS (LA SINISTRA): “CONTE DEVE BLOCCARE DECRETO CHE VA CONTRO ONU E COSTITUZIONE”

 

“Il ministro Salvini continua a dimostrare il suo analfabetismo istituzionale e la sua oltraggiosità. La pretesa di dare ordini alla magistratura è l’ennesimo tentativo, goffo e scomposto, di violare la divisione dei poteri su cui si basa la democrazia. Cercando di usare la religione a fini elettorali offende i sentimenti di tutti i cattolici”, dichiara la senatrice di “La Sinistra” Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“La cosa più grave è che Salvini vuole farsi propaganda sulla pelle di donne, bambini e uomini con un decreto sicurezza bis che è una intollerabile multa sul senso di umanità e di civiltà e che mira a invadere il campo del ministero della Giustizia con l’abituale prepotenza. Quel decreto, che è già stato bollato dall’Onu e che va contro i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, deve essere bloccato. Invece di risentirsi perché Giorgetti lo ha definito ‘non al di sopra delle parti’ Conte deve comportarsi come il presidente del consiglio e impedire che venga approvato un decreto che va contro l’Onu, contro la Costituzione e contro la civiltà degli italiani”, conclude la presidente De Petris.

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SCUOLA- DE PETRIS (LA SINISTRA): “SUL GRAVISSIMO EPISODIO DI CENSURA A PALERMO IL GOVERNO HA L’OBBLIGO DI PRENDERE POSIZIONE”

“E’ inconcepibile che il governo si trinceri dietro alibi ridicoli di fronte a una violazione dei diritti sancìti dalla Costituzione degna di uno Stato di polizia, come quella che si è verificata a Palermo con la assurda sanzione comminata a una professoressa colpevole di aver fatto il proprio lavoro. Il ministro Bussetti, invece, ricorre al più classico esercizio di scarica barile come se fosse solo un piccolo e pavido burocrate, parlando di ‘scelta dell’Ufficio scolastico’.  Ricordo al ministro che quanto i diritti e le libertà vengono concretamente minacciate il governo non si può nascondere in questo modo”, afferma la senatrice di La Sinistra Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Con la senatrice del M5S Paola Nugnes abbiamo presentato un’interrogazione urgente in merito, rivolta ai ministri dell’Istruzione e degli Interni. In un caso che chiama in causa i diritti democratici essenziali il governo ha il dovere di prendere una posizione chiara”, conclude la presidente De Petris.

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